domingo, septiembre 21, 2008

NADIE ES PROFETA EN SU TIERRA 2: GRACIAS CORRIERE DELLA SERA

Il progetto ha coinvolto decine di capi della tifoseria

Hooligans convertiti: in Argentina diventano gli sceriffi degli stadi

In 160 hanno firmato un decalogo di comportamento e ora seguono le partite per assicurare l'ordine

WASHINGTON – Da hooligans a spettatori per bene, anzi a sceriffi privati che mantengono l’ordine negli stadi di calcio. Questa la improvvisa metamorfosi compiuta da decine di leader dei gruppi di tifosi più violenti in Argentina. Il miracolo - che chissà non si possa ripetere in Italia – è dovuto a Fabiana Rubeo, un’avvocatessa di 40 anni. La bionda ed elegante signora, una malata di football, è riuscita a fare firmare a circa 160 capi hooligans un “Decalogo del buon comportamento”. E a dispiegare in due partite una loro polizia, con walkie talkie e in giacche a vento azzurre, che ha mantenuto un perfetto ordine. La storia di Fabiana ha attratto l’attenzione degli Stati Uniti, dove la violenza negli stadi è peraltro inferiore che in Argentina e in Italia, e in particolare del Wall Street Journal, che le ha dedicato un articolo intitolato “La signora Rubeo insegna agli hoolingans a essere gentili”.

250 VITTIME NEGLI STADI - In realtà in Argentina, dove secondo il giornalista Amilcar Romero la violenza negli stadi ha fatto circa 250 vittime negli ultimi 50 anni, l’iniziativa di Fabiana Rubeo è oggetto di polemiche: non tutti i gruppi di tifosi armati, quelli del River Plate a esempio, hanno firmato il suo “Decalogo”; i sanguinosi scontri sugli spalti e fuori non sono finiti; numerosi giornali la hanno accusata di scavalcare le forze dell’ordine; e alcuni parlamentari hanno chiesto una indagine definendola “ingenua”. Ma Fabiana, che è figlia di un ex senatore, sostiene di essere sulla strada giusta: "I risultati parlano da soli” ha dichiarato al Wall Street Journal. “Il governo ha vietato a molti hoolingans l’ingresso negli stadi facilitando il mio compito. I più stanno imparando che per vedere le partite devono essere disarmati, pacifici e rispettosi della legge”. Inizialmente, l’iniziativa dell’avvocatessa, soprannominata dai seguaci “L’angelo del calcio”, stentò a decollare.

IL DECALOGO - Nel 2006 Fabiana fondò un’associazione, Nuovi orizzonti per il mondo, con un capitale di 100 mila dollari, ma ha potuto varare il suo ”Decalogo” solo lo scorso agosto. I comandamenti sono semplici, da non provocare scontri con i tifosi avversari e con la polizia a non rubare i palloni, e dal tenere lontano gli spacciatori di droga a non sventolare striscioni offensivi. Per sincerarsi che li osservino, la Rubeo, descritta dal Wall Street Journal come una donna energica e senza paura, si reca allo stadio con i tifosi. E prima di ogni partita, si consulta con il club di casa e la polizia. “La questione è semplice” ha spiegato. “Chi si comporta male viene punito, chi si comporta bene premiato. Lo capiscono anche i più violenti”. In che cosa consiste il premio? Due esempi, non necessariamente da imitare in Italia. L’anno scorso, Fabiana pagò tutte le spese a 20 capi hooligans che avevano tenuto a bada i tifosi dell’Indipendent durante il campionato perchè assistessero a un torneo in Venezuela. E questo mese ne ha reclutati altri in funzione di sceriffi privati pagandoli 50 dollari a volta: ha riferito il Wall Street Journal che a una partita i vandali convertiti hanno salvato un tifoso caduto nella fossa d’acqua che separa il campo di calcio dagli spettatori. La prossimo missione della Rubeo: spezzare i legami che esistono tra i club e i facinorosi, chiamati in Argentina “barras bravas”.

Ennio Caretto
18 settembre 2008(ultima modifica: 19 settembre 2008)

Lea la nota en el link original:

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_18/hooligans_argentina_909cce64-85ae-11dd-bcd5-00144f02aabc.shtml